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LA CATTIVERIA DEL SILENZIO 

di Raimondo Raimondi

ISBN 9788876066702

€ 14,00 - Pag. 175

La cattiveria del silenzio è un romanzo lunare ambientato in un mondo decadente, descritto con una prosa cruda e realistica in cui la tormentata storia d’amore tra lo psicolabile protagonista e l’avvenente Italia si confronta con i fantasmi del passato e apre uno squarcio sulla sempre più disfunzionale “psiche contemporanea” in cui la forza del male sembra avere la meglio sulla debolezza umana. Raimondo Raimondi redige una controstoria introspettiva della nostra società e dell’Occidente capitalista in cui, quasi senza soluzione di continuità, si passa dalla violenta isteria post-sessantottina all’attuale terrorismo islamico, in un panorama ansiogeno destinato immancabilmente a generare smarrimento e, quasi per reazione difensiva, crudeltà. La speranza sembra una parola priva di significato per chi è – o si sente – solo al mondo, la disillusione prende il posto delle ambizioni, i sogni rivelano presto la loro vera natura di incubi, il principio del piacere (l’eros) si rovescia freudianamento nell’istinto di morte. Un “noir” psicologico che, come scrive Davide C. Crimi nella sua prefazione, “ci mette di fronte a noi stessi, al nostro isolamento, alla nostra solitudine, all’impossibilità di capirci. Rendendoci più coscienti dello sfondo entro il quale si colloca la nostra vita in questo secolo.”

“Intuivo che la mia storia con Italia avrebbe avuto vita breve, che l’amore sarebbe finito presto, perché lei sapeva troppe cose di me, perché mi conosceva bene e mi accettava senza provare a cambiarmi e senza giudicare, e forse il mondo non era abbastanza grande per due persone che avevano tra di loro una tale perfetta comprensione. Per lei non provavo quella febbre malsana che mi prendeva a volte con altre donne, che mi suscitavano a pelle forti e transitorie emozioni. Non era niente di simile quello che provavo per Italia, era invece una pace soave, un desiderio di correre con lei nella notte senza dirci una parola. Poi a un tratto lei mi avrebbe guardato ma lo stesso non avremmo avuto bisogno di dirci niente, perché tutto sarebbe stato consumato dentro le nostre anime.”

Raimondo Raimondi è nato a Caltanissetta, ma vive da molti anni a Siracusa.  Giornalista pubblicista, si occupa di letteratura e di critica d'arte. È direttore responsabile della testata giornalistica Dioramaonline (dioramaonline.org). Ha pubblicato libri di poesia, narrativa e saggistica e ha inoltre curato l'edizione di numerosi cataloghi d'arte. Alcuni titoli: per la narrativa Magica la laguna (1996), Cuore del vuoto (1998), Un filo di luna (2009); per la saggistica Il filo illogico (1999), L'abbecedario delle arcane stelle (2000), Stirpe d'artisti (2002), La mitica Ortigia e i siti minori (2004), La carta papiro (2010), Arte & Arte (2015), L'intima essenza delle cose (2015), Migrazioni (2016). Con le Edizioni Il Foglio ha pubblicato la raccolta di racconti L’undicesima (2014).

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