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IL CINEMA DI TERENCE YOUNG

a cura di Mario Gerosa

ISBN 9788876062308

€ 18,00 - Pag. 315

Elegante, raffinato, colto, Terence Young è stato un perfetto esempio di autore di genere. Si cimentò con tutte le variazioni del cinema, dal trash mitologico (Le guerriere dal seno nudo, Gli Orazi e i Curiazi) al cult western (Sole rosso), al camp spy thriller (Triplo gioco).
Si affermò come il regista dei primi film di James Bond e fissò per primo il canone dello 007 cinematografico. Ma fu anche un grande autore di cinema di serie A. Dopo aver esordito con Il mistero degli specchi, opera prima giocata su un poeticissimo bianco e nero, girò una serie di film di denuncia, criticando la società del suo tempo in Londra a mezzanotte, Tall Headlines e Serious Charge. E poi, da grande regista di dive, diresse Ava Gardner e Catherine Deneuve in Mayerling e emozionò mezzo mondo con Audrey Hepburn cieca ne Gli occhi della notte. 
Questa è la prima monografia al mondo interamente dedicata a Terence Young, un omaggio a un maestro da riscoprire e da rivalutare. 
Interviste esclusive a Ken Adam, Ursula Andress, Alessandra Celi, Ennio Morricone, Luciana Paluzzi. Prefazione di Edward Coffrini Dell'Orto, presidente dello 007 Admiral Club. Introduzione di Dario PM. Geraci.

Mario Gerosa, giornalista, nato nell'anno di Dalla Russia con amore, era molto piccolo quando vide Si vive solo due volte, il suo primo film di James Bond, in un cinema milanese di seconda visione. Da allora continua a vedere e rivedere i film della serie, che considera parte integrante del Patrimonio dell'Umanità. Il suo preferito è Una cascata di diamanti, con il Blofeld di Charles Gray. Bond a parte, scrive di nuove forme di turismo, mondi virtuali, immaginari pop e culture digitali. Vincitore del Premio Pasinetti Cinema Nuovo nel 1987, con un saggio sugli attori di Luchino Visconti, ha pubblicato vari libri, tra cui Il cinema di Terence Young (Edizioni Il Foglio), dedicato al regista che per primo ha fissato il canone dei film di 007. Sempre per le Edizioni Il Foglio ha curato saggi su Tony Scott, Ernest B. Schoedsack e Roger Vadim. Recentemente ha scritto una monografia su Anton Giulio Majano, il re degli sceneggiati televisivi.

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