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SPAGHETTI WESTERN - Volume 1
L'alba e il primo splendore del genere (1963 - 1966) 

di Matteo Mancini

ISBN 9788876063565

€ 18,00 - Pag. 420

Spaghetti Western è un progetto strutturato in tre volumi che si propone di presentare il genere così come si è evoluto nel corso degli anni, dai proto-western fordiani di Germi ambientati in Italia, ai western pre-leoniani debitori dell'epopea americana, passando per Sergio Leone e via via con i tristi vendicatori del far west, i tortilla western, i western comici oltre a quelli bizzarrissimi dell'ultimo periodo che mischiavano al genere elementi antitetici presi in prestito da altri filoni come il cinema delle arti marziali o l'horror, fino ai tentativi finali degli anni '80 di rivitalizzare un cinema ormai morto. 
Dunque un percorso importante, ricco di citazioni, aneddoti, giudizi e pareri che permettono di compiere un'analisi completa non solo del western all'italiana ma del nostro cinema bis. Si può infatti quasi dire che non esiste regista, sceneggiatore e spesso celebre attore del cinema di genere italiano che non sia passato dal western. Persino registi prigionieri del loro successo come Dario Argento, Lucio Fulci, Mario Bava, Tinto Brass e Pier Paolo Pasolini hanno fatto western. Un genere che ha regalato al pubblico, in poco più di dieci anni, circa quattrocento pellicole, gettando le basi per la nascita di tutti gli altri generi e persino del cinema d'autore, finanziato grazie agli introiti stellari di questi film.
Il primo volume della serie getta luce sulla fase iniziale dello spaghetti-western, dall'alba al 1966, analizzando, film dietro l'altro, il suo lento evolversi e di quello dei suoi protagonisti con piglio più divulgativo che critico e con l'intenzione di spingere i giovani lettori alla sua riscoperta e soprattutto per iniettare in loro lo stimolo e la curiosità verso un mondo, quello del cinema di genere italiano, che è stato scandalosamente confinato dalla televisione e da una certa produzione cinematografica ipocrita e bigotta in un angolo culturale che ha il triste aspetto della nicchia.

Matteo Mancini. Classe 1981, dopo una laurea in legge, inizia a scrivere recensioni cinematografiche su internet e piccole sceneggiature. Passa infine alla narrativa breve piazzandosi in svariati concorsi nazionali, ricevendo attestati e congratulazioni dai vari Carlo Lucarelli (Strategia della Tensione, 2007), Edoardo Montolli (Cronaca Vera sezione Giallo-Noir, 2008) e Biagio Proietti (Giallolatino, 2009). Pubblicato in circa quaranta antologie di piccoli editori, nel 2009 è co-curatore per le Edizioni il Foglio dell'antologia horror Racconti Sepolti. Nel 2010 pubblica per la GDS Edizioni di Milano un breve trittico di racconti fantastici riuniti sotto il nome La Lunga Ascesa dal Mare delle Tenebre. Per conto della casa di editrice di Milano, nel 2011, pubblica l'antologia horror Sulle Rive del Crepuscolo e ne cura una seconda intitolata L'Occhio sul Crepuscolo.
Nel corso del 2012 curerà per le Edizioni Il Foglio un'antologia pulp e collaborerà in veste di sceneggiatore e aiuto regista per la realizzazione di un thriller, dalle forti tinte erotiche e dall'atmosfera anni '70, affidato alla regia di Francesco Bernardini.
Il suo blog è: http://giurista81.blogspot.com

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