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di

GORDIANO

LUPI

Perché scrivo e pubblico autori
Piccola storia semiseria del Foglio Letterario

Scrivo, perché da quando ho l’età della ragione la mie passioni sono sempre state lettura e cinema. Da bambino divoravo libri, fumetti, pellicole di genere, commedie scanzonate, film d’avventura e storie fantastiche. Un bel giorno ho cominciato a inventare qualche storia, imitando Salgari, Stan Lee, Walt Disney, De Amicis, Mario Bava e Verne. L’elenco è incompleto, serve solo da esempio. 
Scrivo perché è un modo come un altro per sentirsi vivi in un mondo che fa di tutto per mandarti a fondo e che - lo confesso - mi piace sempre meno, ma ne faccio parte, quindi cerco di affrontarlo nel modo migliore possibile. Scrivo per essere sincero con me stesso, almeno davanti al computer, visto che carta e penna sono desueti. Scrivo per dare libero sfogo alle passioni e solo di argomenti che mi entusiasmano, non è colpa mia se sono molti, non credo sia un peccato avere interessi, invece di passare le serate a rimbambire davanti a un teleschermo. Scrivo la storia del vecchio cinema italiano e racconto Cuba, due amori della mia vita, il primo di vecchia data, l’altro più recente, ma entrambi amori, spero non destinati a finire. Scrivo racconti horror e del mistero perché da bambino ho amato Lovecraft, Poe, Le Fanu, Polidori, ma persino Stephen King, al punto di riscrivere un sacco di loro storie ambientate in tempi moderni. Traduco gli scrittori cubani che amo, perché sono più bravi di me a raccontare una terra fantastica e mi fanno sentire parte del loro mondo. Scrivo tanto, persino troppo, ma non posso farne a meno. Ho solo il rimpianto che non riuscirò mai a scrivere un capolavoro, anche se come tutti gli scrittori mediocri penso di averlo sulla punta della penna (scusate… della tastiera) il libro della mia vita. Ma tanto lo so che non verrà mai fuori. 
Da un po’ di tempo a questa parte - dal 1999 con la rivista Il Foglio Letterario e dal 2003 con la Casa Editrice omonima - non scrivo e basta, pubblico pure giovani autori che penso abbiano qualcosa da dire. Tutto è relativo, certo, ma insieme ad altri scrittori ho messo su un’azienda che non è un’azienda, ma vorrebbe produrre cultura, senza badare al profitto. Utopia, certo, ma è bello sognare, altrimenti si lavora in banca e festa finita, ché quello è il mio lavoro vero. 
Il Foglio Letterario l’ho inventato insieme a Maurizio Maggioni - ancora compagno di viaggio e autore di libri esoterici - e ad Andrea Panerini - che dopo un po’ di tempo ha preso altre strade. La vita è pure questo: alti e bassi, dissidi, litigi, cose che vanno bene e altre peggio. In ogni caso la creatura va avanti, incurante dei difetti degli uomini, ché facciamo cose diverse dai grandi editori, altrimenti sarebbe inutile esistere. Diamo voce a chi non la possiede, siano giovani scrittori italiani come autori cubani della diaspora che in patria non possono pubblicare. Fabio Zanello dirige una collana di cinema che è il nostro fiore all’occhiello, si occupa di horror, pellicole d’autore, film asiatici, lavori italiani del passato. Rosa Manauzzi seleziona saggi alternativi che parlano di dark e gossip, ma anche di traduzione, letteratura e musica popolare. Patrizia Garofalo e Giulio Maffii danno voce a un genere che non è per niente commerciale come la poesia, ma noi non pubblichiamo per denaro e non possiamo dimenticare che la letteratura nasce proprio con la lirica. E poi ci sono i generi, soprattutto l’horror e il fantastico, da sempre vicini alla nostra linea editoriale, racchiusi nella collana ideata da Vincenzo Spasaro. Questo è Il Foglio Letterario, un coacervo di passioni che va dalla letteratura al fumetto e che si avvale dell’arte grafica di Sacha Naspini, ideatore di copertine moderne e accattivanti (nonché autore, editor e amministratore del sito). Inutile dire che nel corso degli anni abbiamo partecipato allo Strega per ben cinque volte, lo sapete tutti, non è un gran merito. Meglio dire che abbiamo lanciato parecchi giovani che adesso pubblicano con grandi editori e riscuotono successo. Scriveteci a ilfoglio@infol.it. Oppure iscrivetevi alla nostra newsletter.

Gordiano Lupi

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